Pierluigi Sabatti


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«Il Piccolo» di Teodoro Mayer

Pierluigi Sabatti

 

Aveva poco più di vent’anni quando realizzò il suo sogno: fondare un giornale. E comincia vendendolo a casa sua, perché le autorità non gli hanno dato il permesso di vendita nelle tabaccherie. La mattina del 29 dicembre 1881 apre la porta del suo appartamento in piazza della Borsa 4 per offrire ai triestini un foglio che costa due soldi. Vende 32 copie.

Quel piccolo foglio, da cui il nome «Il Piccolo», diventerà un’istituzione che, nel bene e nel male, condizionerà la storia dell’Adriatico Orientale.

Il ragazzo si chiama Teodoro Mayer. É chiuso, solitario, scontroso, per nulla socievole, però deve alla sua intuizione dell’anima popolare il primo slancio della sua straordinaria fortuna. Sa che cosa vuole il pubblico: tanta cronaca bianca e nera e manda i giornalisti in tribunale, romanzi d’appendice per conquistare il pubblico femminile, piccoli annunci di tutti i tipi, anche «galeotti». Niente politica perché bisognava pagare per avere il permesso di parlarne, anche se la sua politica fortemente irredentista farà capolino e gli costerà tanti sequestri finché non troverà i finanziamenti per potersi occupare di questioni politiche.

Ma la sua battaglia contro le autorità austriache non finisce e lui combatte strenuamente. É abituato a lottare perché dai 14 anni deve provvedere alla famiglia. In vent’anni il giornale passa dalle 32 copie d’inizio alle centomila. É una voce che non può essere ignorata. Il ragazzo farà una grande carriera politica a Roma: senatore del Regno, ricoprirà incarichi di vertice in enti pubblici e privati fino al ’38.

É ebreo, anche se ha lasciato la comunità, ed è pure discriminato, ma le leggi razziali non lo risparmiano. Il suo giornale passa a Rino Alessi, che già lo dirigeva dal 1919.

Mayer muore a Roma nel 1942.

  

Pierluigi Sabatti è nato a Trieste il 21 maggio 1950. É laureato in giurisprudenza e dopo varie esperienze in questo campo è approdato al «Piccolo», con il quale peraltro collaborava sin dal momento dell’iscrizione all’Università. Nel quotidiano triestino ha ricoperto vari incarichi e ha inventato la pagina «Istria, Litorale e Quarnero». Durante la sua carriera, ha privilegiato infatti i temi riguardanti la politica estera e, soprattutto, dell’ex Jugoslavia, i problemi delle minoranze etniche in particolare quella italiana in Slovenia e Croazia e a quella slovena in Italia. Oltre al lavoro nel quotidiano triestino, Sabatti ha collaborato, e continua a farlo, con la Rai e varie testate nazionali e regionali. É direttore responsabile della rivista «Qualestoria».

Ha esordito nella narrativa nel 2004 con il romanzo Un ottobre a Trieste da cui è stata tratta la commedia Vola colomba, alla quale è seguita una seconda commedia Anna Magnani, ha inoltre pubblicato vari racconti. Al centro della sua narrativa, ma anche dei suoi saggi, la Storia, sia con la esse maiuscola che minuscola: insieme a Claudio Ernè ha scritto Sull’orlo dell’abisso – Aspettando la Grande Guerra e Trieste Settanta. Ha poi pubblicato: Che storia: 175 anni di associazioni mediche a Trieste. Ultimo lavoro uscito: l’introduzione di Mayerling (2021), il diario di Elena Vetsera.

 

Collana: Quaderni, 49

Isbn: 9788898796304

Prezzo: 10€



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