Mostra fotografica itinerante "Il confine più lungo. Affermazione e crisi dell’italianità adriatica"

Percorso tematico legato al Giorno del Ricordo - Mostra fotografica itinerante
Il confine più lungo. Affermazione e crisi dell’italianità adriatica
a c. di R. PUPO, F. TODERO, F. BENOLICH
Un progetto del Comune di Rimini, dell'Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione del Friuli Venezia Giulia (IRSMLFVG), del Dipartimento di scienze politiche e sociali dell'Università di Trieste, dell'Associazione delle Comunità Istriane (erede del CLN dell'Istria), con il sostegno dell'Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Rimini e dell'Istituto storico di Rimini.
La mostra sarà visitabile da lunedì 18 marzo a domenica 14 aprile, presso gli spazi espositivi al piano terra del Civico Museo della Civiltà istriana, fiumana e dalmata (via Torino 8 - TRIESTE).
La mostra ha il patrocinio dell'Associazione ADES (Associazione Amici e Discendenti degli Esuli Giuliani, Istriani, Fiumani e Dalmati). Si ringrazia per la collaborazione Mattia Vitelli, delegato provinciale dell'Associazione ADES.
Direzione scientifica: Raoul Pupo, Università di Trieste Dipartimento di scienze politiche e sociali
Comitato scientifico: Roberto Spazzali (IRSMLFVG), Fabio Todero (IRSMLFVG) e Chiara Vigini (ACI)
Coordinamento: Laura Fontana, Responsabile del Progetto Educazione alla Memoria del Comune di Rimini.
Primo allestimento in Italia di tale livello e rigore, con documenti di archivio, materiali video e testimonianze, la mostra è stata presentata a Rimini in occasione del Giorno del Ricordo 2011, con la partecipazione della Regione Emilia-Romagna - Assessorato alla Cultura, della Provincia di Rimini e dell’Istituto storico di Rimini e con il patrocinio dell’A.D.ES (Associazione Amici e Discendenti degli Esuli Giuliani, Istriani, Fiumani e Dalmati). L’iniziativa ha riscosso un grande successo di pubblico, sia scolastico che adulto, grazie anche alla scelta di aver coniugato da un lato l’approfondimento storico rigoroso con un linguaggio accessibile al grande pubblico e ai non specialisti.
Dal 2011 la mostra è affidata all’Istituto Parri che la distribuisce gratuitamente, cosicché da allora è stata allestita in numerose città italiane