Fondo "Stelio Millo"


Stelio Millo (Trieste 1927-2003) si è interessato al fenomeno dei mass media nel Novecento italiano ed europeo, specie nelle sue implicazioni politico-propagandistiche.

Collezionista rigoroso, ha raccolto un importante corpus di riviste e pubblicazioni di propaganda bellica, in particolare quelle prodotte dalla Germania nazista prima e durante il secondo conflitto mondiale.

Ha collaborato con articoli di storia e di critica a periodici specializzati; ha partecipato con le proprie collezioni all’allestimento di mostre sulla satira politica, sulla narrativa a fumetti del ventennio fascista e sull’industria culturale italiana, contribuendo agli apparati critici dei relativi cataloghi.

È autore di un volume sulla vita quotidiana a Trieste durante la seconda guerra mondiale I peggiori anni della nostra vita. Trieste in guerra 1943-1945, Trieste, Edizioni Italo Svevo, 1989.

Il nome di Stelio Millo compare spesso quando si parla di SIGNAL essendo l'autore di una delle più note opere di riferimento, intitolata SIGNAL DOSSIER e pubblicata a Trieste nel 1987.

Negli ambienti culturali italiani è conosciuto anche per la sua attività di critico del fumetto, avendo firmato una vasta quantità di articoli su questo mezzo espressivo.

Uno dei suoi filoni critici più importanti è quello della politica nel fumetto, sia come autore di testi che come organizzatore di mostre.

Stelio Millo è stato insignito di premi letterari in due occasioni. Il primo, "Premio Critica" nel 1970, e il secondo nel 1981 per il suo libro "Il fumetto tradito", ed. Conti Editore 1980.

Un tratto caratteristico della sua opera è il severo giudizio critico per l'influenza negativa del fascismo e della presenza tedesca in Italia e infatti la sua passione per le riviste di guerra deriva dalla testimonianza che offrono su quel periodo e non per il loro contenuto.

Il lavoro fatto da Stelio Millo su SIGNAL è notevole per la sua accuratezza storica e per le informazioni che contiene, riportando infatti anche dati che non sono ancora stati completamente assimilati da collezionisti e studiosi come le copertine delle edizioni iraniane e turche. 

Il suo lavoro e la sua eredità sono oggi conservati dalle figlie, la prof.ssa Anna Millo e la prof.ssa Maria Pia Millo, che hanno deciso di donare all’Irsrec FVG di Trieste la raccolta di riviste del periodo bellico del padre.



Allegati

Elenco_Fondo_Stelio_Millo_sintetico.pdf

millo_giornali.pdf

elenco_libri_fondo_MIllo.pdf