20|
all’aspetto religioso, concessero, nel 1751, libertà di culto e di organiz-
zazione comunitaria ai fedeli triestini di religione greco-orientale non
unita. È interessante notare che tale privilegio locale precedette di ben
trent’anni la Patente di Tolleranza di Giuseppe II (1781), ossia la conces-
sione della libertà di culto per i cristiani non-cattolici in tutto l’impero,
e fu di portata più ampia: mentre la Patente di Giuseppe II concesse
soltanto la libertà di culto privato, il privilegio teresiano concedeva la
libertà di culto pubblico.
La costruzione di un tempio iniziò quasi subito, ma tanto per difficoltà
finanziarie quanto per difficoltà ingegneristiche dovute alla costruzione
sul terreno recentemente bonificato, l’edificio fu inaugurato nel 1753,
e le funzioni iniziarono a svolgersi con regolarità appena dal 1755. Tale
prima chiesa di S. Spiridione e della SS. Trinità, oggi sostituita dal nuovo
edificio realizzato nel 1861-1869, fu costruita secondo lo stilema vene-
to allora più in voga, seguendo l’esempio dell’architetto Giorgio Massari
(1678-1766).
Nel commercio, i correligionari ortodossi trattavano spesso gli affari
insieme, e, nei rari casi di esogamia tra i membri delle comunità etno-
religiose, i matrimoni stipulati furono quelli fra serbi e greci. Jovo Cur-
tovich, il mercante serbo-illirico, fu più volte “governatore della nazione
greca” (nome ufficiale della comunità) anche quando questa compren-
deva elementi etnici tanto greci quanto slavi. Tuttavia, la questione del-
la lingua liturgica nella chiesa di S. Spiridione venne mossa quasi subito
dopo l’inaugurazione. Se le funzioni si sarebbero svolte in greco liturgi-
co, oppure in slavo-ecclesiastico, fu una discussione che assorbì molte
delle energie della prima comunità. Molti dei primi censimenti interni
dei serbi e dei greci triestini furono fatti precisamente con lo scopo di
mostrare, di fronte alle autorità asburgiche, il proprio peso economico e
1...,12,13,14,15,16,17,18,19,20,21 23,24,25,26,27,28,29,30,31,32,...116