I percorsi dell'Irredentismo e della Grande Guerra nella Provincia di Trieste - page 59

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Il comprensorio di San Giovanni di Duino
di Fabio Todero
Percorrendo la strada statale 14 che conduce a Monfalcone, al bivio con
la strada regionale 55 – la strada del Vallone che conduce a Gorizia –
ci si imbatte nella località di San Giovanni di Duino, Štivan in slove-
no, posta al limite del territorio della provincia di Trieste. Al bivio, sulla
destra, lasciandosi alle spalle Trieste, vi si notano un’ara e una chiesa;
sulla sinistra, alla base e sulla sommità di un roccione carsico, un in-
sieme di monumenti. Tutti questi manufatti, qui collocati in momenti
diversi, ricordano la Grande guerra e il paesaggio brullo delle colline car-
siche suggeriscono ancora oggi la durezza degli scontri che anche qui
si svolsero fino all’autunno del 1917 quando, con la rotta di Caporetto,
il conflitto si allontanò dall’altipiano carsico e dal territorio regionale.
Proprio in questa zona si dipanarono drammatici fatti d’arme come ad
esempio la cosiddetta battaglia del Timavo (maggio 1917) – qui infatti si
trovano le foci del fiume carsico – o la battaglia di Flondar, sanguinoso
contrattacco sferrato da reparti scelti austroungarici contro le posizioni
italiane poste intorno a monte Hermada. A ricordarci questi eventi e
questi reparti sono i due monumenti collocati alla base e sulla sommità
del roccione carsico – il cosiddetto «roccione di Randaccio» – che domi-
na la strada statale e alla base del quale, nel 1930, in occasione del bi-
millenario virgiliano, l’architetto triestino Arduino Berlam vi aveva fatto
incidere i versi dell’Eneide in cui viene citato il Timavo. Il primo di essi è
il monumento ai «Lupi di Toscana», soprannome della brigata Tosca-
na, 77° e 78° rgt. Fanteria, che nel 1916 si era reso protagonista della
1...,49,50,51,52,53,54,55,56,57,58 60,61,62
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