I percorsi dell'Irredentismo e della Grande Guerra nella Provincia di Trieste - page 53

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9.
Il comprensorio del Monte Hermada
di Roberto Todero
Il Monte Hermada (Ermada o Grmada) oggi noto particolarmente per la
sua cima, la Quota 323, è in realtà un insieme di basse colline che con
andamento normale alla costa digradano verso la Slovenia raggiungen-
do il vallone di Brestovica, profondo ed ampio solco che lo separa dall’al-
topiano di Komen e dalle quote dello Stari Loqua. Sede di osservatori e
di artiglierie, quello che possiamo chiamare il massiccio dell’Hermada
venne direttamente investito con maggior forza ed intenzione nel cor-
so delle ultime due offensive italiane, la Decima e l’undicesima battaglia
dell’Isonzo. Mai infatti le fanterie attaccanti giunsero sulla sua quota
principale, fermate dalla precisa reazione dell’artiglieria schierata nel
1917 tra il vallone di Brestovica e Sistiana-Visogliano. Le quote princi-
pali non videro mai gli scontri tra le opposte fanterie; questi avvenne-
ro alle sue pendici in settori di combattimento come quello del Casello
Ferroviario nei pressi del Burrone delle caverne o sulla dorsale del Flon-
dar che partendo dal paese di Medja Vas-Medeazza raggiunge la quo-
ta 135 soprastante l’ex valico di Jamiano-Jamlje. Il monte venne reso
invalicabile mediante la creazione di un complesso sistema trincerato
che è oggi ancora in gran parte riconoscibile sul terreno: tutto quanto
è rimasto – e non è poco – è originale, risponde alle carte dell’epoca. Si
può dire a ragion veduta che la zona del monte Hermada è per il Carso
l’unico esempio dove ancora si possono studiare gli accorgimenti tattici
per creare le sacche tra le linee in cui convogliare le ondate avanzanti
(Riegelstellung), si possono cercare gli angoli morti studiando le apertu-
1...,43,44,45,46,47,48,49,50,51,52 54,55,56,57,58,59,60,61,62
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