I percorsi dell'Irredentismo e della Grande Guerra nella Provincia di Trieste - page 42

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Si tratta di un anziano riservista triestino, conducente o comunque
addetto ai trasporti, morto accidentalmente nel giugno del 1917. La
collocazione del monumento nel viale centrale lascia però capire come
non di una sepoltura si tratti, bensì di un ricordo voluto dalla famiglia.
Ignoriamo dove il fatto sia accaduto e dove in realtà riposi Antonio Ber-
nardis. A sinistra della scalinata sono raccolte alcune delle lapidi che
originalmente ornavano le fosse, e ognuna di esse racconta la storia di
una fine. Al centro del viale si erge una grande croce metallica e dietro
di essa altre fosse comuni. Una seconda storia viene narrata da uno
Sterbebeild, una memoria funebre, recuperata a uno dei tanti mercatini
dell’antiquariato: è la memoria di Sebastian Hartl, artigliere, morto il 28
agosto 1917 all’età di 20 anni per fatiche di guerra. La memoria segnala
il numero della tomba, 1394 e il luogo: Prosecco. Una ricerca tra i nomi
ancora presenti ha dato buon esito, la tabella con il nome c’è ancora e
sembra essere un simbolo per le truppe della duplice monarchia. Se-
bastian Hartl, austriaco, nato a Kraxenberg nella parrocchia di Kircheim
riposa in una sepoltura multipla con un caduto polacco, uno ungherese
ed uno boemo o forse slovacco. Segnalato il ritrovamento alla Öster-
reichische Schwarze Kreuz, la stessa si è attivata cercando eventua-
li discendenti che sono stati trovati e hanno portato, senza trombe e
fanfare, un piccolo ricordo sulla croce del loro avo, non più dimenticato.
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