I percorsi dell'Irredentismo e della Grande Guerra nella Provincia di Trieste - page 25

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soffermatisi sui cimeli di Guglielmo Oberdan e visitati gli spazi dedicati
al 1848 triestino e ai garibaldini giuliani delle campagne risorgimentali e
balcaniche, caratterizzate tra l’altro come le altre dalla presenza di alcu-
ne pregevoli opere pittoriche, è consacrata alla memoria del volontariato
della Grande guerra. Analogamente a quanto andava accadendo nelle
omologhe istituzioni museali italiane, il termine ad quem del Risorgimen-
to era infatti prolungato alla fine della Grande guerra, il conflitto che ave-
va portato a compimento il processo di unificazione nazionale.
Il salone dei volontari è dominato dai grandi affreschi di Carlo Sbisà (1899-
1964) che raffigurano figure di soldati delle diverse armi, e più piccole figu-
re femminili rappresentanti le città redente e l’irredenta Zara. Al centro e
lungo le pareti, in vetrine realizzate dallo stesso architetto Nordio, cimeli,
ricordi, ordigni bellici, buffetterie e uniformi ricordano alcuni dei perso-
naggi che avevano animato il movimento dei volontari giuliano-dalmati:
tra gli altri, vi fanno spicco i nomi di Ruggero Timeus e di Scipio Slataper,
tra i protagonisti della vita culturale e politica del primo Novecento. Come
già nelle sale dedicate all’esperienza garibaldina, gli oggetti e le imma-
gini dei personaggi che vi sono ricordati si ponevano come altrettante
immaginette sacre e reliquie del culto laico della patria, già alimentato
dall’irredentismo e successivamente esaltato dal fascismo che della Pri-
ma guerra mondiale aveva fatto il perno della propria mitologia. Superata
la sala dei volontari, si raggiunge quella dedicata alle medaglie d’oro; vi
sono ricordati quanti tra essi furono decorati con la massima onorificen-
za militare: Ugo Polonio, uno dei più giovani tra i volontari, Carlo e Giani
Stuparich, promessa l’uno e protagonista il secondo della vita culturale
italiana, Giacomo Venezian, Spiro Xydias, Guido Brunner, Ugo Pizzarello,
Fabio Filzi e Nazario Sauro – entrambi catturati e giustiziati dagli austriaci
–, Guido Corsi, Guido Slataper fratello di Scipio, Francesco Rismondo. L’ul-
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